Che fine hanno fatto?

Gruppo Valmalenco
Amici della Val Grosina

Comitato Vita di Ponte
Gruppo Valmasino
Gruppo Acqua Nostra di Bormio
Comitato H2o
Comitato per la difesa della Valle dei Ratti
Comitato Val Tartan
Comitato Bitto di Albaredo
Comitato Beli Miri di Teglio
Comitato pro Sobretta di Valfurva
Comitato di Chiavenna
Che fine hanno fatto tutti questi gruppi? esistono ancora dentro lo IAPS ? Ma soprattutto: le loro cause sono state vinte?

 

Nella tarda primavera 2005 viene rilasciata una concessione per il torrente Rezzalasco in comune di Sondalo, uno dei pochi corsi d’acqua della provincia ancora integro. Nulla conta che per realizzare l’impianto si debba costruire la condotta forzata nel corpo di una frana attiva, a nulla servono le opposizioni di Comune e Comunità Montana nè bastano le proteste e le resistenze dei cittadini riuniti nel Comitato pro Rezzalasco. La centrale si farà, anche il Rezzalasco va ad aggiungersi all’interminabile elenco dei torrenti perduti. All’ epoca già esistevano alcuni Comitati, nati negli anni precedenti per opporsi allo sfruttamento dei torrenti di casa, assai dinamici ed attivi nelle azioni di denuncia e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ma impegnati sempre in una lotta impari contro gli strapotenti padroni dell’idroelettrico che potevano avvalersi di una legislazione di settore oltremodo compiacente e permissivva oltreché delle attrattive forme di sostegno pubblico (CIpo Certificati verdi) a favore delle energie rinnovabili. Corre l’obbligo di ricordare qui l‘impegno ed il faticoso lavoro del Gruppo Valmalenco, sempre in campo per difendere Mallero e Torreggio, degli Amici della Val Grosina per salvare le acque del Roasco di Eita e di Sacco, già pesantemente penalizzate, del Comitato Vita di Ponte per impedire si completasse l’assalto alla Val Fontana, del Gruppo Valmasino per opporsi al sacrilego attacco alle acque della Val di Mello, del Gruppo Acqua Nostra di Bormio per resistere alle richieste di sfruttamento della poca acqua ancora libera negli alvei dell’alta Valle. In quei giorni incombono minacce di sfruttamento, con grandi derivazioni, del Roasco in Val Grosina, del Torreggio in Valmalenco, della Val di Mello, di Cervio, Livrio, Madrasco,Val Corta e Val Lunga di Tartano sul versante orobico.

L’iter istruttorio per il rilascio di tali concessioni si trova a gradi diversi di avanzamento ma ci sono mille ragioni per temere che anche in questi casi si dovranno giocare partite a perdere , in conseguenza delle quali anche la restante naturalità del nostro patrimonio idrico sarà definitivamente compromessa. Per completare il quadro dello sfuttamento idroelettrico con i dati relativi alle piccole derivazioni (con potenza nominale inferiore ai 3.000 kw) giova ricordare che in questa fase, cioé E LA NASCITA DEL MOVIMENTO al 2006, ne risultano già concesse 84 mentre altre 86 si trovano ancora in fase istruttoria.

Nella primavera del 2006 per contrastare le richieste di sfruttamento di Livrio, Cervio e Madrasco si costituisce il Comitato H2o che, anche con l’appoggio delle amministrazioni comunali territorialmente interessate, promuove incontri, assemblee, raccolta di firme, affida incarichi e consulenze per predisporre documenti, organizza pubbliche manifestazioni. Negli stessi giorni i rappresentanti dei già esistenti Comitati si ritrovano a Piateda, decidono di unire le loro forze e di dar vita all’Intergruppo Acque della Provincia di Sondrio, nella convinzione che soltanto organizzando un fronte comune si potrà contrastare con speranze di successo il devastante assalto di piccoli e grandi produttori idroelettrici.

Lo Iaps dunque nasce da una esigenza che si manifesta dal basso grazie ad una presa di coscienza da parte dei gruppi dei limiti del loro agire isolato, della necessità, per poter adeguatamente far fronte alla complessità del problema, di doversi adoperare per la conoscenza di dispositivi giuridici e legislativi, dell’importanza di una più estesa coesione in grado di meritarsi e conquistare attenzioni e sostegni istituzionali.

(citazione tratta dall’opuscolo: IAPS, un movimento dal basso vincente per la salute delle nostre acque)

Scarica l’opuscolo sullo IAPS

vedi anche l’articolo dello scorso anno sullo IAPS

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