Quello 0,66

Un tempo un Kennedy introdusse le quote nere nelle università del Sud e solo grazie a queste le persone di colore poterono accedere agli atenei. La questione era abbastanza semplice: o l’ateneo accettava una percentuale di iscrizioni di studenti di colore oppure non accedeva ai finanziamenti.

Più o meno dovrebbe avvenire questo in Italia con le quote rosa riferite all’accesso delle donne nei luoghi di potere. Però non ci sono sanzioni se non per le società quotate in borsa, sulle quali vigila la Consob. , ma ci sono centinaia di cavilli e percentuali variabili e discutibili.

In Italia la Legge sulle Quote Rosa, n. 120 del 2011, fissava dapprima la quota al 20% innalzata al 30% nel 2015, mentre un emendamento alla legge di bilancio 2020 ha elevato la quota di genere a 2/5 per i CdA e collegi sindacali delle società quotate in borsa.

Poiché s.ec.am. spa non è quotata in borsa si applica la quota di almeno il 30% o di 1/3.

Ora il 30% di 5 è 1,5 mentre 1/3 di 5 è 1,66.

In un consiglio di amministrazione composto da cinque membri, sono stati precedentemente nominati 3 uomini e due donne. Una donna si è dimessa il 1 agosto 2023 ed al suo posto è stato nominato un uomo. C’è dunque una questione che si è consumata nel sole d’agosto: lo 0,66 dimenticato.

Sì, avete letto bene: 0,66. Nel calcolo matematico delle quote di genere, un terzo di cinque equivale a 1,66, che arrotondato darebbe due donne. Tuttavia, sembra che qualcuno abbia deciso di tralasciare quel “poco” 0,66 che dovrebbe appartenere a un’altra donna.

Qualcuno l’ha fatto notare ma è stato risposto che in assemblea dei soci che il Garante Etico ha detto che va bene così madama la marchesa!

Occorrerebbe che gli appassionati di numeri e di equità di genere si unissero per contestare lo 0,66 “scippato” da qualche uomo alfa, che ora risiede nel regno del consiglio di amministrazione senza alcuna considerazione per il povero 0,66 che è stato ingiustamente trascurato.

In una provincia dove tutto o quasi passa inosservato ci vorrebbe una manifestazione: già me li vedo i matematici indignati che prendono d’assalto le strade con sciarpe con il simbolo dell’infinito e con cartelli che gridano: “Restituiteci lo 0,66!” e gli appassionati di equità di genere con il cartello “Zero virgola 66 non è solo un numero, è un diritto!”

Ma la questione è più profonda di quanto sembri. Oltre allo 0,66 dimenticato, c’è lo 0,66 contestato. Quello 0,66 che, secondo alcuni, non avrebbe dovuto essere concesso a una donna. “È una questione di principi!” gridano gli oppositori delle quote di genere. “Non vogliamo che lo 0,66 vada a finire nelle mani sbagliate! E così lo assegniamo ad una persona di provata esperienza che ricopre già un importante ruolo all’interno di S.ec.am.”.

Ma qui entrano in gioco gli appassionati di diritto: “Ma è giusto che il direttore finanziario sia anche membro del consiglio di amministrazione?” – “E’ giusto!” – “Non è giusto!” – “E’ quantomeno inopportuno!”

Mentre la provincia di Sondrio osserva con stupore questa battaglia di cifre e diritti, una cosa è chiara: sarà probabilmente la matematica ad assumere il controllo del dibattito sulla parità di genere… Non interverrà la consigliera di parità perché su questo fronte la Provincia di Sondrio è inadempiente: l’ultima nomina risale al 2010 e il bando del 2021 è stato così pasticciato che non si è ancora chiuso. E non interverranno verosimilmente neanche giuristi ed avvocati in quanto S.ec.am. ha risposto che il suo Garante Etico ha assicurato che è tutto legittimo e corretto.

La maggioranza dei Sindaci/Soci non ha trovato nulla da eccepire. Una sparuta minoranza ha dato un timido segnale di dissenso astenendosi.

Si stanno muovendo invece eroici cittadini appartenenti a comitati ed associazioni e c’è da scommetterci, sarà una lotta epica.

Chissà dove ci porterà questa lotta epica per lo 0,66. Forse a una nuova era in cui la matematica e l’uguaglianza di genere cammineranno finalmente a braccetto. Una cosa è certa: nonostante l’ironia, la questione delle quote di genere è una questione seria che richiede un impegno costante per promuovere la diversità e l’uguaglianza nelle posizioni di leadership.

COMITATO COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA DELLA PROVINCIA DI SONDRIO

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