S.E.C.A.M. Spa sotto accusa prima dell’assemblea dei soci del 6 dicembre

Trasparenza e Responsabilità:  S.E.C.A.M. Spa sotto accusa prima dell’assemblea dei soci del 6 dicembre 

Il clima che avvolge la prossima assemblea dei soci della Società per Azioni S.E.C.A.M.  è carico di tensione e preoccupazione, o almeno dovrebbe esserlo per tutti  perché  la società interamente pubblica sembra aver trascurato uno dei principi fondamentali che dovrebbero caratterizzarla: la trasparenza.

Il motivo di tale inquietudine risiede nella mancata fornitura dei documenti relativi all’ordine del giorno ai soci, che sono enti pubblici. La legge è chiara: le decisioni dei comuni  devono passare attraverso giunte o consigli comunali, secondo quanto stabilito dal Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.). Tuttavia, la S.E.C.A.M. Spa sembra aver ignorato questo principio, privando i sindaci e gli altri soci della possibilità di esaminare attentamente la documentazione prima dell’assemblea.

La questione è rilevante anche per la natura estremamente tecnica dei documenti in questione. Il linguaggio specializzato e le complessità intrinseche rendono fondamentale la possibilità che i sindaci/soci possano sottoporli a figure competenti in grado di analizzarli approfonditamente. I sindaci e gli altri soci, agendo nell’interesse dei cittadini e delle risorse pubbliche, dovrebbero avere la possibilità di sottoporre tali documenti a esperti che possano garantire una comprensione accurata e un’analisi approfondita.

La mancanza della messa in disponibilità di questi atti rappresenta un grave problema, specialmente considerando che la S.E.C.A.M. Spa opera con fondi pubblici. La fiducia dei cittadini e la legittimità dell’operato della società dipendono dalla massima trasparenza possibile. È inaccettabile che una società interamente pubblica non fornisca ai suoi soci la possibilità di esaminare e comprendere appieno la documentazione che sottende le decisioni cruciali.

La questione non è solo tecnica, ma anche di natura morale. La mancanza di trasparenza mina la fiducia dei cittadini e dei soci nella gestione della società, e questo non può essere ignorato. È essenziale che la S.E.C.A.M. Spa riconsideri la sua posizione e garantisca l’accesso completo ai documenti in questione per i suoi soci prima dell’assemblea e dia loro il tempo di esaminarli preliminarmente e di  sottoporli a Giunte e Consigli Comunali perché il Sindaco non è un podestà e non può decidere da solo.

In vista del 6 dicembre, la società dovrebbe intraprendere azioni immediate per ripristinare la fiducia e assicurare che le decisioni siano prese con la massima consapevolezza e nel rispetto dei principi etici che dovrebbero guidare un’azienda interamente pubblica. La trasparenza è la pietra angolare di una governance responsabile, e la S.E.C.A.M. Spa non può permettersi di trascurarla.

Comitato coordinamento acqua pubblica della provincia di Sondrio

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