Le tariffe in materia di servizi idrici

Con la deliberazione del 1 marzo 2012 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas  ha avviato un procedimento per l’adozione di provvedimenti tariffari e per
l’avvio delle attività di raccolta dati e informazioni in materia di servizi idrici.

Consultazione pubblica per l’adozione di provvedimenti tariffari in materia di servizi idrici

Tale procedimento è stato ritenuto necessario alfine di definire una regolazione del settore che tenga conto dei principi indicati dalla normativa europea e nazionale, garantendo adeguati livelli di qualità del servizio, sia commerciale che tecnica e di prestazione. I soggetti interessati hanno fatto pervenire all’Autorità le loro osservazioni e proposte, in  forma scritta, compilando l’apposito modulo  entro  il 22 giugno 2012.

Tra le risposte pervenute molto interessante è quella dell’ANCI ( Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), nella quale si legge:

Entrando nel merito preme quindi segnalare le prime criticità del settore: la necessità di elementi chiarificatori rispetto ad una possibile transizione in materia tariffaria che faccia luce sull’ottemperanza all’esito referendario e rispetto alla portata delle norme regionali, che l’AEEG si appresta a compiere attraverso le propedeutiche fasi di concertazione; la necessità di garantire i necessari investimenti anche attraverso meccanismi di finanziamento  ad hoc per il settore; potenziamento della rete; riduzione delle perdite e politiche di risparmio della risorsa; investimenti per la depurazione degli scarichi. Assolutamente necessario un intervento tariffario che nella fase di transizione sia chiaro e trasparente, senza il rischio di caricare sui cittadini per intero il costo dell’ampliamento e della manutenzione della rete idriche, che in molte parti d’Italia hanno grossi problemi. Vanno quindi considerate i differenti
regimi esistenti non penalizzando i Comuni che gestiscono direttamente il servizio idrico nella fase di transizione alla nuova tariffa e tenendo conto della forti limitazioni date dal regime ex CIPE che in molti casi non ha consentito agli stessi adeguamenti effettivi fra tariffa/costi del servizio. Altri elementi basilari riguardano la ripartizione di competenze fra i diversi livelli istituzionali.

Scarica il documento dell’ANCI

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