Il servizio idrico in Lombardia e in Italia

Remo Valsecchi sta realizzando un sito molto utile ed interessante con la mappatura e analisi della gestione dei Servizi Pubblici Locali e con specifico riferimento alle società di gestione, alla struttura degli Ambiti Territoriali e alle tariffe.

 

I dati dati sin qui elaborati (Lombardia, Veneto, provincia di Savona) emergono situazioni con molte criticità e, in  particolare, le tariffe che sono tutte, a mio giudizio, errate ed ellegittime.

I dati inseriti sono stati rilevati dai siti degli Ambiti Territoriali dei Gestori che, nonostante tutta la normativa relativa all’Amministrazione Trasparente, sono molto carenti ed incompleti.

Mi sono avvalso del Registro delle Imprese (CCIAA) per i dati relativi alle società di gestione. Ciononostante il timore di qualche imprecisione rimane. Sono gradite eventuali segnalazioni.

Il sito si trova a questo link : dossier dei servizi pubblici locali.

Nella pagina di apertura sono riportati i titoli dei capitali di cui alcuni sono solo descrittivi ed ancora incompleti, parzialmente o integralmente, mentre altri contengono dati e tabelle consultabili.

Segnalo in particolare:

le tariffe – il Metodo Tariffario

Gli Ambiti Territoriali Ottimali del Servizio Idrico Integrato

e le relative sotto cartelle cui si accede con i link presenti nella pagina principale e successive.

Lo ritengo un lavoro importante perchè consente di avere cognizione della situazione complessiva del sistema e di valutare ipotesi e iniziative concrete per fronteggiare questo malaffare (passatemi il termine) della gestione dei servizi pubblici locali.

Nella nostra regione la situazione strutturale della gestione si presenta in questo modo:

  • Bergamo: situazione conforme alla normativa europea ed italiana con l’affidamento ad Uniacque spa. Presenta solo una posizione da valutare con l’affidamento del servizio di alcuni Comuni ad una società mista pubblico-privata a seguito di una sentenza del TAR.

  • Brescia: il caos. Attualmente sette società e 44 Comuni in economia gestiscono il servizio idrico. E’ in corso di realizzazione l’affidamento ad un gestore unico (con ipotesi di società mista pubblico-privata) contro la quale il Comitato di Brescia ha promosso un referendum provinciale. Le tariffe sono articolate su 25 bacini ad ognuno dei quali appartengono Comuni diversi

  • Como: non è stato individuato il gestore unico e non sono state determinate le tariffe del servizio

  • Cremona: formalmente a posto con affidamento alla società Padania Acque che sembra avere tutti i requisiti per l’affidamento in house providing.

  • Lecco: difformità nell’affidamento della gestione ad una società (Lario Reti Holding) che ha come soci parecchi Comuni comaschi estranei all’Ambito Lecchese.

  • Lodi: formalmente a posto con affidmento del servizio a  Società Acqua Lodigian SAL srl società che sembra avere tutti i requisiti per la gestione in house.

  • Città Metropolitane di Milano: formalmente a posto con l’affidamento del servizio a MM per la città ed a Amiacque per il resto del terriotrio metropolitano. Amiacque fa parte del gruppo Cap Holding sul quale dovrà essere aperto un capitolo a parte. Tariffe tra le più basse riscontrate.

  • Mantova: 6 società di gestione del servizio con un percorso avviato per la individuazione del gestore pubblico con una società mista pubblico-privata

  • Monza Brianza: affidamento del servizio a Brianza Acque società di II livello del gruppo Cap Holding; qualche dubbio in merito al possesso dei requisiti per l’affidamento in house.

  • Pavia: opinabile l’affidamento ad una società consortile di II livello e tariffe senza modulazione per l’uso domestico come previsto dalla normativa vigente.

  • Sondrio: formalmente a posto per quanto riguarda l’affidamento ed i requisiti per l’in house, è un disastro per le tariffe ed è in fase di presentazione un ricorso al TAR, a seguito di una Azione di classe, da parte di numerosi cittadini assistiti da Confconsumatori e promosso dal Comitato Locale.

  • Varese: situazione complessa dovuta in grossa parte alla sentenza del TAR che ha riconosciuto legittimo alla continuazione del servizio ad ASPEM (A2A). Non rinvenuti i piani tariffari, il sito dell’Ufficio d’Ambito non contiene alcuna informazione.

Le tariffe sono tutte difformi alla normativa vigente, a parte Como, che non ha ancora deliberato una tariffa, e in molti casi ancora in fase di convergenza verso la tariffa unica. Le ragioni delle difformità sono meglio illustrate nella pagina del sito relativa alle tariffe.

Segnalo, come a molti noto, che è in corso l’ennesima iniziativa di A2A per aggregare società lombarde (vedasi anche A2A LGH) delle provincie di Monza Brianza, Varese, Lecco, Sondrio, Como, del settore “energia”, operazione che probabilmente potrebbe concludersi entro il mese di gennaio prossimo, comunque prima delle elezioni politiche della prossima primavera. Dobbiamo cercare di bloccare questa operazione perchè anche se non è “acqua” è la realizzazione che porterà alla grande multiutility lombarda, che comprenderà anche l’acqua e che si chiamerà A2A.

Ciao a tutti

Remo

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