Conosciamo meglio il Servizio Idrico Integrato

Pubblico un interessante documento riguardante un “incontro informativo sul  Servizio Idrico Integrato”, presentato il 27 ottobre 2015 alla Conferenza dei Comuni . Da tale documento i cittadini  possono ricavare molti  dati forse anche poco conosciuti sulla situazione attuale del S.I.I. e sulle problematiche connesse

Il documento,  commentato qui sotto da Martina Simonini si può leggere o scaricare qui.

SECAM E ACQUA – Parte Prima : A volte farsi delle domande è già darsi qualche risposta: 1) Se, come si dice nelle slides, la SECAM Spa ha cominciato a gestire anche i 5 comuni ex ISE Srl, perchè di questi comuni non sono ancora state rese note le tariffe? 2) Se la situazione dI TUTTI gli acquedotti è così disastrata e disastrosa come dice SECAM Spa; se è vero che hanno trovato una capra in una vasca ecc.ecc., non dovrebbe esserci l’obbligo di informare puntualmente la popolazione dichiarando apertamente dove si trovano queste brutte situazioni e soprattuto sulla qualità dell’acqua che beviamo? 3) Non si configura come un reato la mancata informazione di un rischio sanitario? 4) E se anche tutto questo non fosse vero, non dovrebbe valere IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE?

SECAM E ACQUA – Parte seconda- Slide sulla remunerazione del capitale investito. Sissi. In punta di diritto SECAM ha ragione: l’introduzione degli “oneri tariffari” che altro non sono che la reintroduzione della “remunerazione del capitale investito” sotto altra forma, non è colpa sua bensì dell’AEEGSI (Autorità dell’Energia e del Gas). E se scattasse anche in provincia di Sondrio la campagna “obbedienza civile” e mandassimo a SECAM Spa la richiesta di rimborso degli oneri tariffari ogni volta che riceviamo una bolletta? Oppure, come si fa altrove, pagassimo la bolletta con l’autoriduzione? La Secam sarebbe sommersa da richieste di rimborso e forse l’Autorità dell’energia e del gas si convinceerebbe che deve rispettare gli esiti referendari.

SECAM E ACQUA – Parte terza- (quarta slide presentata all’assemblea dei sindaci del 27 ottobre . “””””””” la SECAM Possiede discrezionalità gestionale (all’interno del perimetro dei documenti fondamentali) ma NON DECIDE TARIFFA o INVESTIMENTI””””””””””””””” – Anche qui mi tocca dire che in punta di diritto dovrebbe essere così, ma come mai in tutte le deliberazioni dell’Ufficio d’Ambito si trova scritto: “Vista la nota di Secam che propone l’applicazione della sola quota fissa della tariffa….”; “Vista la nota con la quale il gestore d’ambito “”; “Considerato che il gestore d’ambito con nota….” ecc.ecc. ??? Significa forse che nel caso di specie l’ufficio d’Ambito fa quello che gli dice il gestore?

SECAM E ACQUA – Parte quarta – (quinta slide presentata all’assemblea dei Sindaci del 27 ottobre) “”””32 comuni su 78 sono senza contatori….””” Si è vero. L’obbligo dei contatori risale alla legge Galli ed è stato ribadino in successive normative. Non si capisce quindi perchè i contatori di questi 32 comuni debbano essere pagati dai contribuenti di tutti i 78 comuni cioè anche da quegli utenti che il contatore già ce l’hanno. Una strana forma di “equità”, non vi pare? Desta qualche interrogativo in proposito il recente accordo SECAM con il comune di Cino per l’installazione dei contatori. Di che tipo di accordo si tratta? Il gestore ha bisogno di accordi con i singoli comuni per installare i contatori?

SECAM E ACQUA – Parte quinta – ( slide n. 14 presentata all’assemblea dei Sindaci del 27 ottobre) “””””*Attribuzione del consumo di 153 mc per singola utenza domestica (residente e non) sprovvista di contatore; * 153 mc/anno è la media dei consumi delle utenze domestiche (residenti e non) MISURATI dai 46 comuni dotati di contatore nell’anno 2011″””””” A parte che occorre mettersi d’accordo una volta per tutte sul numero dei comuni senza contatori, con questa decisione di addebitare 153 mc/anno anche alle seconde case si crea una disparità di trattamento notevole. Inoltre si scarica sugli utenti la diffusa carenza di dati gestionali. Questo valore risulta esagerato ed arbitrario soprattutto per le seconde case considerando soprattutto che gli utenti finali non risultano responsabili di nessun mancato adeguamento alle normative…

SECAM e ACQUA- parte sesta… slide n° 3 “”””CRONISTORIA”””””. Sono andata a riesumare una deliberazione del consiglio provinciale che dimostra come anche la costituzione dell’Ufficio d’Ambito non è scevra di passaggi confusi e forse anche illegittimi… c’è davvero tanto materiale per una class action … leggetela e ditemi se non vi sembra davvero da matti…

SECAM e ACQUA – parte settima- slide n° 16. Tra le motivazioni che portano ad un costo più elevato
la SECAM si dimentica di dire che gli utenti pagano anche le spese dell’ufficio d’ambito e dell’Autorità dell’Energia e del Gas…

SECAM e ACQUA – parte ottava – slide n° 16- sempre a proposito dell’esplosione delle tariffe: sarebbe anche ora che si capisse bene quanto costerà ancora ai comuni lo scioglimento della Società Depurazione Sondrio e Uniti e del perchè un comune tra quelli interessati s’è ostinato (con qualche buon motivo) a non firmare l’atto proposto da SECAM… ma naturalmente di questo nessuno vi parlerà mai…

SECAM e ACQUA – parte nona – slide n° 21- che è davvero un campione di comunicazione che vale la pena di riportare integralmente: “”””””Dal momento dell’installazione del contatore presso l’utenza è automatico l’abbandono del regime forfettario… Tuttavia, causa lo sfasamento temporale tra l’emissione delle bollette ed il periodo di riferimento (seconda metà 2014) anche se l’utente si dotasse di contatore in tempi brevi avrebbe da pagare tre semestri con  consumo forfettario. * Su proposta di SECAM, l’Ufficio d’Ambito ha deliberato (n,46 del 29 settembre 2015) il criterio Pro-die dal primo luglio 2015 per chi chiede il contatore nell’anno corrente. * quale incentivo per la diffusione degli strumenti di misura * per venire incontro agli utenti che in senso generale non sono stati informati in tempo””””””””””” QUESTA SLIDE RICHIEDE PIU’ PUNTATE- Per ora mi limito ad attirare la Vostra attenzione su quel “…. su proposta di SECAM…” perchè qui la SECAM si contraddice: non è quindi vero (come peraltro ho sostenuto in post precedenti) che per tutto ciò che concerne le tariffe lei non c’entra niente!!!

SECAM E ACQUA – parte decima – Seconda osservazione alla slide. Ma vi sembra normale INCENTIVARE l’installazione di contatori obbligatori? e vi sembra normale incentivare in questo modo? E perchè la SECAM sta ancora installando contatori meccanici quando ha affermato più volte che una delle priorità è installare contatori che consentano la lettura a distanza?

SECAM E ACQUA – parte undicesima. Il ragionamento sul trattamento tra residente e non residente… a dire della SECAM sarebbe stato deciso dai sindaci nel corso di incontri mandamentali… Vi sembra possibile? Esiste un documento che dimostri che questa decisione/indicazione è venuta dai Sindaci? E se anche fosse… significherebbe allora che i sindaci in qualche occasione possono dire la loro sulle tariffe? Mmmha!?! Nel gennaio 2014 non era la SECAM che girava per i mandamenti?

SECAM E ACQUA – parte dodicesima – E’ mancata l’informazione da parte dei Comuni? Scusate ma è mancata soprattutto l’informazione da parte di SECAM e Ufficio d’ambito alle amministrazioni… E questo è un dato di fatto facilmente dimostrabile. Ma poi, secondo voi, con i tagli al bilancio di cui sono vittime tutti i comuni, toccava a loro investire in informazione? Peraltro, dimostreremo nelle prossime slide che SECAM e Ufficio d’ambito deliberano, revocano, cambiano idea… in una situazione così, che tipo di informazione puntuale potrebbe dare un comune?

SECAM ED ACQUA – Parte tredicesima – “”””Ciononostante si fa strada la sensazione di possibili ricorsi collettivi (class action) avverso le fatture ricevute a causa della mancata informazione…..”””” Udite udite: il ragionamento non è neppure tanto sottile: 1) secondo l’Ufficio d’ambito e SECAM la class action potrebbe essere incardinata sulla mancata informazione…Non è così. C’è tanto materiale ed un nutrito ventaglio di motivazioni per una class action. 2) Udite udite: secondo il ragionamento espresso nella slide se la class action si basasse solo sulla mancata informazione e posto che in una slide precedente si affermava che la mancata informazione è responsabilità dei sindaci, di chi sarebbe l’eventuale responsabilità di spese legali, riformulazione di tariffe al ribasso ecc.ecc.? Dei sindaci? No No. PAGHERANNO ANCORA GLI UTENTI, dice la slide: “”””””Pare evidente che un eventuale ricorso accolto dalla Giustizia significherebbe lo stravolgimento del Piano Economico Finanziario del Piano d’ambito con RICADUTE che in prima battuta riguarderebbero il Gestore d’ambito, ma in seconda battuta si riverserebbero ancora SUGLI STESSI UTENTI DEL SERVIZIO (il gestore è in diritto di recuperare integralmente i costi)”””””” e già, perchè non è affatto vero che essendo la SECAM ad intero capitale pubblico, siccome c’è il controllo analogo ecc.ecc.ecc. si tratta di una gestione “pubblica”… La SECAM è una SPA e come tale si comporta e si comporterà. E con questo chiudo i commenti sintetici alle slides del 27 ottobre/VII conferenza dei Comuni. Sono a disposizione per eventuali approfondimenti… altre pillole su Water Alliance nei prossimi giorni.

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Qui sotto  potete leggere un breve estratto del documento:

LUGLIO 2012

Provincia costituisce Ufficio d’Ambito

SETTEMBRE 2013

Provincia approva atto di indirizzo (S.Ec.Am. S.p.A. Gestore),  schema Regolamento e Carta del Servizio

MARZO 2014

La Regione Lombardia da parere favorevole al Piano Ambito

La Conferenza dei Comuni rilascia parere favorevole al Piano d’ Ambito e schema di Convenzione di affidamento

APRILE 2014

La Provincia approva Piano d’Ambito e schema di Convenzione di affidamento

GIUGNO 2014

Stipula della Convenzione

01 LUGLIO 2014

Inizio della gestione d’ambito del SII da parte di Secam

OTTOBRE 2014

AEEGSI approva schemi regolatori anni 2014 – 2015

 

La Provincia è l’Ente Responsabile dell’ATO:

  • Approva in Consiglio i documenti fondamentali per l’attuazione del SII dopo parere della Conferenza dei Comuni

L’ Ufficio d’Ambito è il Regolatore locale del SII (azienda speciale della Provincia):

  •  Valuta istanze dei Comuni e del gestore d’ambito

  • Formula proposte alla Provincia

  • Redige i documenti fondamentali del SII => tariffa   =>  investimenti

S.Ec.Am. S.p.A. è il gestore d’ambito

Possiede discrezionalità gestionale (all’interno del perimetro dei documenti fondamentali) ma NON DECIDE TARIFFA o INVESTIMENTI

Il Piano Economico Finanziario è stato costruito con:

  •  32 Comuni su 78 senza contatore all’utenza

  •  15 dei 32 Comuni di cui sopra senza strumentazione di misura alle vasche di accumulo

  • Dati di Costo/Ricavo della gestione 2011 forniti dai Comuni all’AEEGSI nel 2012

La tariffa è stata “costruita” al fine di:

  • Coprire 1,0 milione € di disavanzo annuale tra i costi e ricavi della “gestione comunale” (base dati 2012 forniti dai Comuni, più aggiornati di quelli 2011)

  • Restituire ai Comuni 30 milioni di euro di ratei di mutui pregressi (529 mutui)

  • Coprire gli ammortamenti degli investimenti (spesa per interventi: 52,9 milioni € nel periodo 2014 – 2019 )

 

 

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