Comitato Acque delle Alpi Italiane

 Sabato 10 maggio 2014 si sono incontrati a Edolo (Bs) i seguenti comitati dell’arco alpino per parlare del problema comune piccole e medie centrali idroelettriche:

  1. Comitato centraline idroelettriche di Vallecamonica (Bs).

  2. Comitato Bellunese Acqua Bene Comune.

  3. IAPS Valtellina (So).

  4. Movimento Tutela Arzino (Pn e Ud)

  5. Comitato Premana (Lc)

  6. Comitato torrente Varroncello (Lc)

  7. Comitato Acque Comasche

I Comitati unitisi in modo informale, per ora, nel ”Comitato Acque delle Alpi Italiane” hanno espresso in una lettera inviata alle Istituzioni Provinciali, Regionali, Statali ed Europee la loro grande preoccupazione per il continuo rilascio di concessioni per la costruzione di nuove centrali idroelettriche, medie e piccole, nell’intero arco alpino, soprattutto in relazione e in seguito all’avvio della procedura della Commissione Europea, aperta dopo quattro denunce, relative ai bacini dei fiumi Tagliamento, Oglio e Piave.

La Commissione Europea ha già richiesto  al Governo Italiano di fornire risposte ben precise in ordine alle denunce ricevute. Nell’attesa degli esiti della procedura aperta ed alla luce dell’estrema gravità della situazione acque, i comitati nella lettera chiedono:

La sospensione/moratoria immediata di tutte le domande di derivazione idroelettrica, presentate ed in istruttoria e di tutte le autorizzazioni già rilasciate ma i cui lavori non abbiano ancora avuto inizio;

La revoca delle concessioni rilasciate per le quali la società richiedente non abbia ancora ottemperato agli obblighi previsti dalla concessione stessa (espropri, convenzioni, ecc.);

La sospensione immediata degli incentivi agli impianti idroelettrici ad acque fluenti;

L’immediata realizzazione del BILANCIO IDRICO INTEGRATO dei bacini dei fiumi Po, Adige, Piave  e Tagliamento;

Il controllo rigoroso di tutti i DMV esistenti garantendo che siano congrui alle reali esigenze vitali e naturali degli alvei sottesi alle captazioni, la diffusione dei dati per via telematica, e che sia data priorità alle funzioni ecologiche, idrogeologiche e paesaggistiche e di sicurezza.

“Restiamo in attesa di conoscere le risposte che verranno date, sicuri che tutti gli Enti siano consapevoli che l’aspetto puramente economico sia subordinato alla VITA dei corsi d’acqua”

Dall’arco Alpino, 26 maggio 2014

Seguono le firme dei comitati

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