Novate story

 

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Ai poderosi, storici e analogici archivi del WWF, ho strappato un paio di chili di ordinati articoli della stampa locale che, a partire dal 1998, ricostruiscono le vicende FALCK/NOVATE MEZZOLA per come sono state rese pubbliche a tutti i lettori; dal marzo 1998 all’agosto 2013, quando sulla stampa sono comparsi i primi articoli riguardante la proposta dell’azienda Novate Mineraria per il recupero e il “riordino” dell’area ex Falck, oltre che delle cave ancora “coltivate” dalla stessa Novate Mineraria.

Sono stati 17 anni di tortuosi “percorsi decisionali” che hanno coinvolto un ampio numero di soggetti pubblici e privati: consiglieri e sindaci, presidenti di comunità montana, di provincia e di regione, enti di “esame e di controllo”, comitati di ogni tipo e natura, preture, prefetture, tribunali, Forestale e Carabinieri, associazioni ambientaliste, semplici cittadini….

Nel rileggere questa artigianale compilazione di estratti di articoli di giornali, si possono svolgere diverse considerazione sulle capacità e competenza delle persone che hanno occupato un posto negli Enti pubblici, sulla vischiosità delle nostre procedure decisionali, aggravata da una burocrazia politico/amministrativa/tribunalizia invadente, ma inconcludente, pignola e leguleia nell’esigere il rispetto di norme e cavilli formali, ma lasca e distratta nel permettere che si realizzassero pluri- decennali offese alla salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente.

Sono stati per i cittadini 17 anni di “docce scozzesi”, di “stop and go” che non hanno mai garantito agli abitanti di Novate, Samolaco e comuni limitrofi che in modo DEFINITIVO fosse stata scritta la parola FINE su una “ malefica vicenda ” che ha avvelenato non solo aria, acqua e terra, ma anche il clima di coesione sociale e di comunità locale.

Misteriosamente, in una carrellata di 25 anni di articoli, non compare una noticina, un ritaglio, una colonnina di piombo tipografico che riguardino le RESPONSABILITA’ degli ex proprietari e degli ex gestori delle acciaierie e del loro RISPONDERE, in solido, di tutti “i disagi” provocati alla collettività, probabilmente lo avranno fatto prima del 1998….

Nella necessità di “guadagnarci un futuro”, oggi come non mai, bisogna provare a “cambiare la STORIA di Novate”, grazie anche ad amministratori pubblici tenaci ed affidabili, a cittadini coscienti ed informati, a gruppi ed associazioni che ne appoggiano e sostengono le richieste.

(W. Vaninetti – WWF  Valtellinavalchiavenna)

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