Venedi’ 26 febbraio 2016 alle ore 20.45 presso la sala Besta della banca popolare di Sondrio l’associazione culturale “l Ghirù” di Piateda e il centro di documentazione “Rigoberta Menchù” di Sondrio hanno organizzato un incontro pubblico con Paolo Maria Noseda, uno dei più noti ed apprezzati interpreti in Italia. La sua voce da anni accompagna gli spettatori della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”: è lui l’interprete ufficiale degli ospiti stranieri. E’ autore del libro “La voce degli altri”.
La sala non era piena (anche perchè nella stessa data si svolgevano altri due interessanti incontri pubblici) ma il pubblico presente è rimasto incantato e deliziato dai racconti di Paolo Maria Noseda.
Martina Simonini, per l’associazione ‘l Ghirù di Piateda, ne ha tratteggiato il carattere, mentre l’ottimo Prof. Luigi Fioravanti si è espresso così:
Si resta ammirati e anche intimiditi dalla grande moltitudine e varietà di personaggi e di persone importanti e di gran fama che ha conosciuto e incontrato: capi distato, regine, manager, industriali, attori e registi e scrittori…;
del gran numero di città, paesi, di luoghi, ambienti, che Paolo descrive e di cui racconta;
dell’intensità della sua vita professionale. Spero chela timidezza, che mi porto dalla mia nascita campagnola e contadina come un abito mai dismesso e che cerco di dissimulare, non mi impedisca di condurre decorosamente questa conversazione con Paolo.
Luigi Fioravanti, in accordo con Paolo M. Noseda, ho colto l’occasione per divugare l’appello di Amnesty Internationalperchè si insista per far luce sulla triste vicenda di Giulio Regeni.
Paolo Maria Noseda, in chiusura di serata, s’è dichiarato a favore dell’acqua pubblica andando così ad aggiungersi a Sabrina Paravicini e ad Alice Gaggi che già in precedenza si erano espressi in tal senso.
Una Comunità ha il dovere di pronunciarsi sulle scelte che impattano per forza di cose sulla sua realtà, sulle attività locali, sull’attrattività dei luoghi, e dunque sul suo futuro. Ma dovrebbe poter dire la sua prima che i giochi siano fatti
La esagerata complessità tecnica dei provvedimenti è un’altra raffinata tecnica per tagliare fuori la gente dalla comprensione di cosa sta succedendo
Non si comporteranno responsabilmente verso l’ambiente e la montagna se non saranno obbligati a farlo da una opinione pubblica vigile, pronta e competente
