Riflessioni sul Piano d’Ambito

Oggi è la giornata mondiale dell’acqua. Ricevo e volentieri pubblico:

 

Per quanto riguarda la situazione locale  siamo in presenza di un piano d’ambito, votato all’unanimità dei Sindaci presenti alla conferenza dei Sindaci del 5 marzo scorso, che è carente di tanti dati necessari e che in sostanza sancisce che da subito la tariffa unica è fissata a 0,99 € al metro cubo con un piano tariffario che prevede che in cinque anni arriveremo alla tariffa di € 1,26 al metro cubo. C’è da scommettere che nei cinque anni questo 1,26 sarà superato. Una revisione del piano d’ambito è prevista già da luglio prossimo. Le cose da dire su questo piano d’ambito sarebbero molte ma soprattutto c’è da osservare che il Consiglio Provinciale, con deliberazione n. 34 del 27/09/2013 aveva approvato delle linee guida (alle quali il Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio d’ambito dovrebbe attenersi) che prevedevano un piano d’ambito stralcio della validità di tre anni con una gestione transitoria affidata alla SECAM.  Quello predisposto dall’ ATO ed approvato dai Sindaci è invece un piano d’ambito VENTENNALE.

Presenterò osservazioni (o forse una mozione) nel prossimo consiglio provinciale, ma c’è da scommettere che il consiglio provinciale alla fine approverà il piano d’ambito proposto.

In molti mi scrivono “che cosa possiamo fare?”.  Monitorare le deliberazioni dei singoli comuni e provare a fare pressione sui Sindaci… il momento non è favorevole se si considera che la maggior parte delle amministrazioni è prossima alla scadenza (25 maggio). C’è da aspettarsi una accellerazione da parte dell’Ente Provincia perchè il  passaggio alla SECAM avvenga, da parte dei singoli comuni, prima di quella data.La SECAM ha comunque tempo 18 mesi per acquisire.

Pendono ancora ricorsi contro la delibera sulle tariffe (643) dell’Autorità dell’Energia e del Gas. Staremo a vedere cosa succede. La delibera impone agli enti d’ambito l’approvazione entro il 31 marzo 2014 del piano degli interventi, della tariffa 2014 e 2015, del Piano economico e Finanziario e della convenzione con il gestore. Qualora decorra il termine senza aver adempiuto alla procedura, si attiva un inaudito potere sostitutivo del gestore, che può autonomamente trasmettere all’Autorità il proprio sistema tariffario e lo schema regolatorio adottato…

Qualche curiosità: ben 33 comuni su 78 non sono ancora dotati di contatori dell’acqua e l’installazione dei contatori nei comuni dove mancano sarà a carico dell’ATO, cioè la pagheremo tutti insieme: come spesso accade i comuni virtuosi ne faranno le spese…. Dal regolamento di servizio della SECAM  (punto 3.9 dell’allegato alla delib. 34/2013 sopracitata) si dice che ad un utente moroso si puà staccare l’acqua (come se si trattasse di una utenza qualsiasi) e l’utente può servirsi dalle fontane pubbliche. In realtà esistono già sentenze del giudice di pace che stabiliscono che questo non è rispettoso dell’art. 1460 del Codice Civile giacchè la sospensione della fornitura del servizio non può ritenersi rimedio proporzionato al mancato pagamento di fatture recapitate all’utente: occorre introdurre il concetto della riduzione del servizio nei limiti sufficienti a garantire gli usi essenziali.

Ricordo agli interessati che  la sola relazione del Piano d’ambito consta di  circa 600 pagine e la potete sul sito della Provincia di Sondrio oppure  qui

Martina Simonini

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