non residenti e residenti

Ricevo e volentieri pubblico la mail di un utente del Servizio Idrico Integrato della provincia di Sondrio, che mette particolarmente in evidenza le differenze tra residenti e non residenti rispetto alla tariffa. Segnalo che sul sito di Secam si può scaricare l’estratto delle tariffe d’Ambito, contenute nel Piano d’Ambito.

(Tratto dalla Istanza sulla Class Action; “per  quel  che  consta  i  calcoli  sono  stati  eseguiti  senza  effettuare  alcuna  differenziazione tra i vari utilizzi dell’acqua (civile, industriale e/o altro). In altre parole,  pare  siano  stati  semplicemente  sommati  i  consumi  dei  comuni  con contatore  sia  con  riferimento  alle  utenze  domestiche,  sia  con  riguardo  agli insediamenti produttivi delle più diverse fattispecie.  E  la  situazione  appare,  a  tutt’oggi,  irrisolta;  anzi,  con  le  deliberazioni  n.  42  e 43/2016  del  CDA  dell’Azienda  la  stessa  viene  reiterata,  senza  alcuna  plausibile giustificazione. Allora  ci  si  chiede:  per  quale  ragione  gli  utenti/consumatori  dovrebbero  essere  penalizzati  per  fatti  altrui  e  trattati  gli  uni  rispetto  agli  altri  in  modo  così pesantemente diverso?” )

 

Ho ricevuto da SECAM la fattura in oggetto, con un importo di € 160,12, scadenza 15/10/2016.

Premesso che l’utenza in oggetto riguarda un appartamento, in condominio, dove non risiedo e che utilizzo per vacanza circa 30-45 giorni/anno, ritengo la fattura sbagliata e illegittima, per i seguenti motivi:

  • I consumi presunti imputati (77 mc semestrali) sono ovviamente irrealistici e sovrastimati.

    • Riscontri obiettivi disponibili farebbero pensare a una stima ragionevole sui 20-40 mc annui, nel caso di usi non residenziali.

    • Nel nostro condominio (9-10 utenze attive) è stato messo il contatore a fine gennaio 2016; a ottobre la lettura è 205 mc; la proiezione media per utenza sarebbe sui 30-35 mc annui.

  • L’applicazione di tariffe drasticamente più alte per i non residenti vs. i residenti (prezzo per mc più che doppio), attribuendo nello stesso tempo consumi uguali, oltre che vessatoria e punitiva nei confronti dei non residenti stessi, è in sé contraddittoria e non in linea con il principio di Eguaglianza della Carta dei Servizi, affermato nell’articolo che qui copio:

    • 2.1 Eguaglianza ed imparzialità di trattamento. Tale principio si esplica nel garantire l’eguaglianza dei diritti degli utenti e la non discriminazione per gli stessi, ed in particolare nel garantire uguale trattamento agli utenti, a parità di condizioni impiantistico funzionali, nell’ambito di tutto il territorio di competenza.

Ritenendo perciò sbagliata e illegittima la fattura in oggetto, consapevole che tutta la questione è in queste settimane oggetto di numerose contestazioni, reclami e discussioni, con buon senso e buona fede, provvisoriamente pago quanto pagato per i semestri precedenti (€ 72,70).

Resto in attesa di una fattura legittima, equa e ragionevole e del relativo eventuale conguaglio.

Saluti.

Cesare Didoni

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