Lo sfruttamento idroelettrico degli acquedotti

Produrre energia idroelettrica sfruttando i salti degli acquedotti è diventata una prospettiva appetibile anche in provincia di Sondrio. leggendo anche l’ultimo dossier di Legambiente a pagina 69 si legge: ­ 

“E’ stato autorizzato in venti casi l’uso plurimo di acque già derivate da sorgenti a fini potabili per portate medie tutte inferiori ai 50 l/s. Si tratta nella pressoché totalità dei casi dell’acqua già uti­lizzata dagli acquedotti comunali. Sono state rilasciate, in undici casi, autorizza­zioni per l’autoconsumo al servizio di rifugi o aziende agricole operanti in quota, in zone sprovviste di linee elettriche, tutte per portate inferiori a 50 l/s.”

Ci sono inoltre attualmente altre richieste di costruzione e gestione da parte di società private, mentre pochi Comuni hanno finanziato e gestiscono in proprio le centraline idroelettriche, perchè o non possono  investire per vincoli di bilancio o non vogliono farlo per altri motivi. Ma per evitare giustamente di lasciare in mano a società private tutto questo ben di Dio e senza ricadute sociali ed economiche significative per il territorio e i suoi abitanti, la strategia dei Comuni della provincia di Sondrio sarà quella di affidare il tutto ad un Ente pubblico sovraordinato  come il BIM, con l’aiuto di Secam SPA.

Bisognerà però fare in modo che, oltre al rispetto dell’ambiente montano, venga prevista anche una diminuzione per cittadini ed imprese locali del costo delle bollette dell’ energia elettrica e del Servizio Idrico Integrato. Di tutto questo non v’è però traccia alcuna nel nuovo Piano d’Ambito, nonostante  già nel marzo 2016 sia stato deliberato un protocollo d’intesa tra BIM e Secam spa.

Nello schema di protocollo d’intesa tra la il Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano dell’Adda e Secam spa per la realizzazione e gestione impianti idroelettrici da fonti rinnovabili “su acquedotto”, approvato oltre un anno fa (vedere qui la delibera e l’interessante dibattito) , si legge sinteticamente:

 L’art. 2 dello Statuto del BÍM prevede che il Consorzio ha principalmente lo scopo di provvedere all’incasso, amministrazione all’impiego del fondo comune… ovvero nel finanziamento di opere di pubblica utilità, di competenza comunale o provinciale, con interventi intesi a favorire il progresso economico e sociale delle popolazioni dei Comuni stessi.

Per poter incassare la tariffa incentivante da un impianto idroelettrico “su acquedotto” è necessario siano soddisfatti tutti i seguenti requisiti: il Soggetto Responsabile deve essere il gestore di uno o più servizi idrici o il concessionario di un gestore di servizi idrici … l’impianto deve essere realizzato utilizzando le opere idrauliche del servizio idrico, integrando le stesse con opere idrauliche aggiuntive e/o accessorie funzionali … alla restituzione dell’acqua turbinata alle condotte e/o canali del servizio idrico oppure al corpo idrico di valle.

SECAM risulta essere il gestore del Servizio Idrico Integrato (c.d. SII) dei Comuni dell’ambito territoriale ottimale della provincia di Sondrio. SECAM attualmente gestisce già impianti idroelettrici “su acquedotto” … la Provincia, tramite l’autorità d’ambito, interviene nel procedimento di rilascio della concessione all’uso delle acque, nei casi “in cui la concessione riguardi acque destinate al consumo umano erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse”…  “l’uso potabile è prioritario rispetto gli altri usi”… La titolarità della concessione di derivazione per uso idropotabile dovrà rimanere in capo al Comune.

La titolarità del titolo autorizzativo/abilitativo conseguito per la costruzione e l’esercizio dell’impianto dovrà rimanere in capo a SECAM. Sia Secam spa sia il Consorzio BIM valutano positivamente l’interesse e i vantaggi che possono derivare ai Comuni e al Territorio da un corretto e razionale sfruttamento delle reti acquedottistiche per la produzione di energia elettrica, da impianti a fonti rinnovabili, mediante la realizzazione e gestione di adeguati impianti idroelettrici.

 Il progetto oggetto della Convenzione  si svilupperà in 6 fasi:

FASE 1: predisposizione di uno studio di fattibilità sul territorio della Provincia di Sondrio volto a individuare le potenzialità realmente esistenti e le concrete possibilità di sfruttamento degli acquedotti per la produzione di energia elettrica ecocompatibile con indicazione dei costi conseguenti.

FASE 2: recepimento, previo confronto e coinvolgimento dei Comuni interessati, delle risultanze dello studio di fattibilità

FASE 3: stipulare apposita convenzione fra il BIM, SECAM e il singolo Comune

FASE 4: predisposizione dei progetti preliminari che verranno utilizzati da parte dei Comuni interessati per richiedere e ottenere dall’Autorità competente (di norma la Provincia) la concessione di derivazione d’acqua dagli acquedotti ad uso plurimo ( potabile e idroelettrico)

FASE 5: predisposizione in capo al Comune di progetto esecutivo al fine dell’ottenimento delle opportune autorizzazioni

FASE 6: approvazione da parte del BIM del bando di gara predisposto da SECAM, nonché del piano finanziario per la realizzazione degli impianti in parola e successiva gestione degli impianti medesimi

Il BIM si impegna a:

  • predisporre Io studio di fattibilità relativo al territorio della Provincia di Sondrio di cui alla FASE 1;

  • approvare formalmente detto studio di fattibilità e pianificarne l’attuazione

  • approntare la convenzione da sottoscrivere unitamente a SECAM e al singolo Comune territorialmente interessato

  • predisporre i progetti preliminari per la realizzazione degli impianti idroelettrici “su acquedotto”

  • fornire ai Comuni il supporto tecnico e amministrativo necessario per l’ottenimento, in capo agli stessi, della concessione di derivazione di acqua dagli acquedotti ad uso plurimo (potabile e idroelettrico)

  • predisporre il progetto esecutivo al fine dell’ottenimento delle opportune autorizzazioni previste dalle norme vigenti

  • predisporre le varianti al progetto esecutivo che avessero a venire richieste nella fase di rilascio dell’autorizzazione unica;

  • riconoscere ai Comuni interessati il costo sostenuto per progetti di sfruttamento degli acquedotti per la produzione di energia elettrica ecocompatibile

  • riconoscere a SECAM, previo approvazione di specifico piano economico, i finanziamenti consentiti dalle norme in materia e necessari per il finanziamento della realizzazione di impianti

SECAM si impegna a:

  • porre a disposizione e fornire i dati e gli elementi di cui dispone

  • sottoscrivere, con il BIM e il singolo Comune interessato la convenzione

  • chiedere e ottenere l’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio dell’impianto

  • predisporre e sottoporre all’approvazione del BIM specifico piano finanziario,

  • provvedere in merito all’appalto dei lavori per la realizzazione di detti impianti,

  • provvedere alla conseguente, relativa gestione,

  • rendicontare al BIM le fasi di realizzazione dell’opera finanziata in quanto Ente finanziatore riconoscendo sia al Comune interessato, come da convenzione sottoscritta, e sia al BIM stesso una quota parte degli incentivi introitati per la vendita dell’energia elettrica.

Nel caso di trasferimento della titolarità della gestione del servizio idrico integrato da SECAM ad un altro soggetto, detto Protocollo sarà comunque vincolante per il soggetto subentrante.

schema del protocollo d’intesa

 

 

 

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