LA DEMOCRAZIA DELL’ACQUA RIDA’ ENERGIA AL TERRITORIO

Ricevo e volentieri pubblico il comunicato stampa dei 4 relatori della serata del 3 marzo 2016 a Tirano.

 

LA DEMOCRAZIA DELL’ACQUA RIDA’ ENERGIA AL TERRITORIO

   Ieri sera a Tirano: piccolo incontro, grandi speranze

          E’ un messaggio di ottimismo, di fiducia nella partecipazione dal basso, quello che è uscito dall’incontro pubblico di mercoledì 2 marzo alla libreria “il Mosaico”.

Una trentina di persone, tra le quali i sindaci di Tirano -Franco Spada- e di Mazzo -Franco Saligari- hanno partecipato ad una serata pubblica di informazione e discussione, che già nella scelta del luogo non ambiva ai grandi numeri.

Grande è stata però l’attenzione e la condivisione di due sentimenti: l’attenzione per i beni comuni ed il proprio territorio; la volontà di essere protagonisti di un rinnovato impegno civile per la loro tutela e valorizzazione.

            ENZO ORSINGHER, portavoce del Comitato “Possibile” di Morbegno, ha sottolineato nell’introduzione la necessità di ridare fiato alla democrazia, portando nelle sedi istituzionali la stessa carica di energia positiva che si esprime nell’attività dei cittadini auto-organizzati.

Nella conclusione ha dichiarato che il suo movimento regalerà ai candidati dei comuni che andranno al voto a giugno Green City”. Si tratta di un gioco dell’oca che attraverso 33 caselle premia i comportamenti ambientali virtuosi e punisce quelli scorretti, portando alla vittoria il “sindaco più sostenibile”.

            MARTINA SIMONINI, del Coordinamento Acqua Pubblica della provincia di Sondrio, ha aggiornato l’informazione sulla campagna di protesta/proposta in merito alla gestione del Servizio Idrico. La petizione on-line su www.acquavaltellina.altervista.org festeggia il traguardo delle 1000 firme, mentre si stimano in qualche migliaio quelle cartacee in corso di raccolta in circa 40 punti in locali pubblici di tutta la provincia.

Novità della giornata di ieri l’approfondito confronto con i legali della Confconsumatori di Mantova, che hanno preso a cuore la situazione delle esose fatture Secam ed a breve proporranno al Coordinamento una efficace strategia per ottenerne la sostanziale modifica.

            EDJ POLINELLI, del Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone, ha raccontato in breve i 5 anni di intenso lavoro contro la minacciata cava di ghiaia nei prati del Ranee, che ha avuto un forte sostegno del territorio e ha portato alla sospensione del vecchio piano cave a seguito delle azioni del Comitato presso le Istituzioni comunitarie.

Il prossimo 10 marzo la Provincia ha convocato la Conferenza finale di valutazione della VAS del nuovo piano cave, che sarà approvato definitivamente dal Consiglio provinciale. E’ quindi un momento decisivo per il definitivo riconoscimento dello straordinario  valore agricolo, paesistico e ambientale del  piano di Bianzone.

il Comitato ha già voltato pagina e sta lavorando a un progetto che sancisca l’utilizzo agricolo orientato a una coltivazione secondo gli standard dell’agricoltura biologica dell’intera area, coinvolgendo tutti i soggetti che da sempre lo hanno sostenuto, a partire dai coltivatori e dai proprietari dei terreni.

            VALENTINA DONAGRANDI, del Comitato No Biogas in Alta Valle, la più giovane ed energica della serata, ha mostrato anche con un video l’assurdità dei mega-impianti che trasformano il mais in denaro contante, per pochi!

Sarà molto difficile per chi vuole speculare sugli incentivi alle energie rinnovabili riuscire a farlo in Alta Valtellina, perchè ormai più di 2000 persone hanno aderito al Comitato e capito che quello è il contesto sbagliato per una centrale a biogas.

            Filo conduttore della serata la volontà, espressa anche da alcuni interventi dal pubblico, di considerare i sindaci ed i comuni come interlocutori privilegiati.

Senza tacere sulle loro mancanze, come nel caso dell’approvazione delle tariffe sull’acqua (586 pagine da studiare in una settimana, come ha precisato il sindaco Spada) ma sapendo che il municipio è il primo luogo nel quale la democrazia può e deve ricominciare ad essere effettivamente praticata.

Solo da questa nuova primavera della partecipazione dal basso potranno derivare cambiamenti significativi anche a livello provinciale e più alto ancora. Noi ci crediamo !

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