P.T.C.P.= Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
N.T.A. = Note Tecniche di Attuazione
P.B.I.= Piano di Bilancio Idrico
P.A.I.= Piano per l’Assetto Idrogeologico
Il PTCP della Provincia di Sondrio rileva che “l’intero territorio provinciale è caratterizzato da una grande vastità di ambienti ricchi di risorse naturali e di valori paesaggistici diffusi”. Prevede allo scopo la razionalizzazione dell’uso delle acque e la riqualificazione dei corpi idrici quali elementi costitutivi del paesaggio montano e vallivo, attraverso la predisposizione di un Piano che analizzi le complesse relazioni di criticità del sistema idrico. Criticità connesse sia agli usi plurimi della risorsa acqua che alle ripercussioni paesistico ambientali dovute ad un suo utilizzo non equilibrato da parte dell’uomo.
Nelle Note Tecniche di Attuazione del PTCP si definisce il Piano di Bilancio Idrico (PBI) della provincia di Sondrio lo strumento che concorre al raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale previsti dalla legislazione, attraverso la definizione di un bilancio idrico delle acque superficiali e sotterranee. Il PBI si deve porre alcuni obiettivi, tra i quali:
– tutelare e utilizzare la risorsa idrica secondo i principi di solidarietà, salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future di fruire di un patrimonio ambientale e paesaggistico integro;
– razionalizzare gli usi evitando lo spreco e favorendo il riuso delle risorse al fine di non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatica, ecc
– sviluppare gli usi non convenzionali ( cioè con finalità non strettamente economiche) delle acque, quali gli usi ricreativi e la tutela dei corpi idrici e degli ecosistemi connessi;
– tutelare i caratteri paesaggistici dei corsi d’acqua e il relativo contesto.
Nel PBI, grazie alla predisposizione di alcuni “indicatori di criticità”, vengono individuate sul territorio provinciale le condizioni di rischio di mancato raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale dei corsi d’acqua.
Nelle Note Tecniche del PTCP si possono trovare anche i casi nei quali è vietato oppure concesso attuare nuove derivazioni d’acqua.
Scarica il file:
NTA PTCP 70-82 (184,4 KiB, 769 hits)
Il rinnovo delle concessioni di piccole derivazioni ( di competenza dell’ente Provincia) è subordinato alla presentazione da parte del concessionario di studi specifici relativi agli ecosistemi dei corsi d’acqua interessati dalla derivazione, comprendenti la valutazione di ciascun aspetto di criticità preso in considerazione dal presente Piano e le eventuali proposte di misure , a carico del concessionario, di riduzione delle suddette criticità, di riqualificazione dell’ambiente fluviale e di miglioramento del Deflusso Minimo Vitale.
Nel documento di PBI, nella parte relativa al PTCP, si legge che Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale definisce quattro tipi di azione mediante i quali verrà perseguita la tutela dei corpi idrici:
1. controllo del rispetto delle concessioni in atto;
2. nuova definizione delle classi di criticità dei corsi d’acqua;
3. tutela delle aree di particolare interesse naturalistico e paesistico;
4. studi pilota in appoggio all’elaborazione del Piano Energetico Provinciale.
La nuova definizione delle classi di criticità dei corsi d’acqua (seconda azione) viene compiuta attraverso il PBI . Lo studio dovrà fissare una nuova metodologia per definire le classi di criticità, maggiormente riferita alla specificità delle condizioni locali, in alternativa e/o ad integrazione dei criteri di calcolo indicata nel PAI (Piano per l’ Assetto Idrogeologico). Fino alla definizione delle nuove classi di criticità la verifica di compatibilità delle domande di concessione, per i corsi d’acqua, fa riferimento alle classi di criticità e norme indicate nel titolo III delle Norme d’Attuazione del PAI.
Scarica il file:
PBI E PAI (201,8 KiB, 712 hits)