Il Deflusso Minimo Vitale è definito come “ il deflusso che, in un corso d’acqua naturale deve essere presente a valle delle captazioni idriche al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interessati” .
Le seguenti direttive regionali:
direttive regionali sul DMV (2,0 MiB, 2.007 hits)
disciplinano il procedimento amministrativo che le Autorità concedenti (Regione Lombardia per le grandi derivazioni Provincia per le piccole) devono avviare per ottenere, entro il 31 dicembre 2008, l’adeguamento delle derivazioni d’acqua superficiali esistenti sul territorio regionale al rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV).
Le direttive prevedono:
– Comunicazione da parte dell’Amministrazione (Regione o Provincia) agli utenti di avvio del procedimento
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– Presentazione della documentazione progettuale da parte del richiedente la concessione
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– Integrazioni alla documentazione
– Provvedimenti per la mancata presentazione della documentazione
– Autorizzazione alla realizzazione delle opere e provvedimento finale di adeguamento della concessione
Per poter avere dati sulle singole opere di presa i concessionari/utenti dovranno
compilare e inviare una apposita scheda :
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Possono esistere due casi:
Caso1 – Derivazioni le cui opere risultano già adeguate o regolabili per il rilascio del DMV.
Il concessionario invia a Regione o Provincia un progetto che riporti tra l’altro:
– il calcolo del valore DMV
– le modalità tecniche per attuare il rilascio del DMV
– gli strumenti già installati o da installare a cura del concessionario per la misura e la verifica del
valore del DMV.
Regione o Provincia, valutato il progetto presentato dal concessionario e l’effettiva possibilità di rilascio della portata di DMV emana un provvedimento con il quale sono adeguati gli atti di concessione (decreto e disciplinare) al rilascio del DMV. Il provvedimento di adeguamento contiene:
– l’indicazione del valore di DMV
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– le modalità operative di rilascio;
– le eventuali modulazioni, esclusioni o deroghe applicabili;
– la rideterminazione dei parametri di concessione e l’ eventuale ridefinizione del canone annuo
caso2 – Derivazioni le cui opere non risultano ancora adeguate al rilascio del DMV
Il concessionario invia a Regione o Provincia il progetto definitivo delle opere da realizzare o delle modifiche da effettuare alle opere esistenti , che riporti tra l’altro:
– il calcolo del DMV
– l’adeguamento delle opere di derivazione in relazione al rilascio de l DMV
– il posizionamento e la scelta degli strumenti di misura delle portate derivate e del valore di
DMV lasciato in alveo.
Nel caso in cui il concessionario non invii il progetto e/o l’integrazione documentale richiesta nei termini di tempo previsti, fatte salve le richieste di proroga, saranno applicati provvedimenti o le sanzioni previste dalla normativa vigente.
La Regione o la Provincia, ricevuto il progetto definitivo comprensivo delle eventuali integrazioni tecniche, provvederà a:
– valutare in modo definitivo il progetto e valutare il valore del DMV calcolato dal concessionario
– acquisire eventuali pareri necessari all’approvazione del progetto
– rilasciare ai concessionari l’autorizzazione ad eseguire i lavori relativi all’adeguamento ed alla modifica delle opere stesse al rilascio del DMV;
– verificare l’esecuzione e il collaudo dei lavori, come da progetto definitivo e come previsto
dalla vigente normativa;
– emanare un provvedimento di adeguamento degli atti di concessione (decreto e disciplinare) al rilascio del DMV contenente:
– l’indicazione del valore di DMV da garantire a valle delle opere di presa
– le modalità operative di rilascio;
-le eventuali modulazioni, esclusioni o deroghe applicabili;
– la rideterminazione dei parametri di concessione e l’eventuale ridefinizione del canone annuo.
Per quanto riguarda le piccole derivazioni la Provincia di Sondrio deve aver attuato e portato a termine il procedimento amministrativo sopra esposto entro il 2008. Da tale data quindi tutte le concessioni di piccole derivazioni d’acqua (che corrispondono a quelle sotto i 3 Megawatt di potenza nominale) dovrebbero essere state adeguate alla normativa, garantendo perciò il rilascio del DMV. Per quanto riguarda invece le concessioni di grandi derivazioni, di competenza della Regione Lombardia, gli impianti in provincia di Sondrio dovrebbero essere stati adeguati anch’essi a questa normativa.
Luca Vitali