canoni e sovracanoni

La materia complessiva delle concessioni per l’ utilizzo di un bene demaniale qual è l’acqua, anche nel caso di derivazioni per usi idroelettrici, è competenza legislativa dello Stato. Allo stesso tempo allo Stato compete in via esclusiva anche  la potestà legislativa per la tutela dell’ambiente e quindi l’individuazione delle limitazioni al prelievo idrico, al fine di consentire la preservazione dell’ambiente stesso.

Appartiene invece alla potestà legislativa  attribuita  alle Regioni (salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata allo Stato) la materia riguardante la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia.

Le funzioni amministrative relative alla gestione del demanio idrico, comprese quelle relative alle derivazioni di acqua pubblica, alla determinazione dei canoni di concessione e alla riscossione dei relativi proventi,  sono state invece trasferite alle Regioni. Alcune Regioni hanno, a loro volta, trasferito alle Province, in tutto od in parte, le competenze amministrative in materia (in Lombardia, per esempio, competono alla Regione le grandi derivazioni e alle Province  le piccole).

La disciplina delle derivazioni idroelettriche fa  una differenza tra piccole (fino a  3.000 KW) e grandi derivazioni (oltre 3000 kW), a seconda della potenza nominale media annua dell’impianto produttivo ( centrale o centralina idroelettrica).  Alla provincia di Sondrio compete anche il procedimento amministrativo (istruttoria)  che porterà in seguito la Regione a decidere se concedere o meno  il permesso per ottenere  una grande derivazione d’acqua.

Dopo aver ottenuto la concessione di derivazione,  che è sempre regolata da un apposito disciplinare,  esistono anche tre obblighi di legge di tipo pecuniario per i concessionari :

1 – il Canone di concessione

2 – i sovracanoni per gli Enti rivieraschi

3 – i sovracanoni BIM

1 – Il Canone di concessione

E’ definito dal Testo Unico sulle Acque (Regio Decreto 11 dicembre 1933 n.1775), in base al quale testo il gestore di un impianto idroelettrico deve corrispondere la quota di concessione in base alla potenza nominale media annua dell’impianto e  in base alla cifra stabilita dalla legge. I soldi relativi al canone di concessione inizialmente andavano allo Stato, poi alla Regione, e ora alla Provincia di Sondrio.

2  – Il sovracanone per gli Enti rivieraschi

Sono considerati rivieraschi  tutti i Comuni in cui si trova un opera idraulica come un’ opera di presa, una diga, una condotta forzata, una centrale idrelettrica. Il concessionario deve versare ai Comuni e alle Province interessate il sovracanone di legge. In provincia di Sondrio, sulla base di intese che hanno fissato le percentuali in funzione della localizzazione dei vari impianti idroelettrici, alla Provincia va circa un quarto dei soldi , mentre il resto va ai singoli Comuni rivieraschi.

3 – Il sovracanone per i Bacini Imbriferi Montani (B.I.M.)

Questo è il sovracanone così come è stato definito dalla legge 27 dicembre 1953 n. 959 istitutiva dei BIM (Bacini Imbriferi Montani). Questa legge dispone che :

– il sovracanone debba essere attribuito a un fondo comune a disposizione del consorzio dei Comuni compresi nel perimetro del bacino imbrifero

–  il fondo venga impiegato esclusivamente a favore del progresso economico e sociale delle popolazioni, nonché per la realizzazione di opere di sistemazione montana che non siano di competenza dello Stato.

Il canone è correlato solo all’esistenza attuale e non all’uso effettivo della concessione di derivazione. Alcune sentenze della Corte Costituzionale hanno stabilito che né alla Regione Lombardia né alle Comunità montane spetta  qualche competenza o diritto rispetto alla riscossione dei sovracanoni BIM.

Il sovracanone BIM si differenzia dal sovracanone rivierasco perché il destinatario non è il singolo Comune e la Provincia ma il Consorzio dei Comuni (BIM). E’ dovuto solo dai concessionari di grandi derivazioni.

In provincia di Sondrio esiste il Consorzio BIM dell’Adda, il quale ha un proprio sito internet (www.bimadda.it )sul quale potrete trovare maggiori informazioni sulla storia e sulle attività del Consorzio.

Guarda anche:

  Canoni di concessione vigenti (482,5 KiB, 4.609 hits)

 

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