Osservazioni Legambiente sul “Parco Minerario”

Alcune interessanti considerazioni e richieste di Legambiente, fatte dopo la prima conferenza di VAS sul progetto “parco Minerario” a Novate Mezzola,  meritano di essere pubblicate e sintetizzate, soprattutto per quanto riguarda il problema dell’inquinamento delle acque. Pubblicherò il documento integrale quando sarà reso noto da Legambiente come osservazione ufficiale alla Valutazione Ambientale Strategica.

L’area ex Falk è un sito contaminato su cui è stata fatta una messa in sicurezza che non è stata certificata e che non può essere considerata una situazione definitiva. Il suo corretto funzionamento presupporrebbe la perfetta sigillatura delle scorie rispetto alle acque meteoriche, il funzionamento continuo dei pozzi di emungimento in falda, il mantenimento in operatività di un impianto di depurazione che dovrebbe trattare le acque della barriera idraulica non appena vi fosse un superamento delle concentrazioni ammesse, ma sappiamo essere non funzionante (le fuoriuscite di acqua, presumibilmente contaminata, da fessure del sarcofago, testimoniano che lo stato della protezione è quanto meno discutibile). 

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E’ fuori discussione che l’uscita da questa situazione estremamente precaria debba essere assicurata, senza dimenticare che c’è un’altra discarica, nel medesimo sito regionale ma a Samolaco, probabilmente in condizioni peggiori.

Proposte :

– avere l’esatta situazione dello stato chimico e fisico dell’area ex Falck, considerata dalla Regione Lombardia area contaminata e quindi da assoggettare a caratterizzazione propedeutica a un necessario Piano di Bonifica

– conoscere quali siano le influenze sull’ecosistema della Riserva Pian di Spagna e lago Mezzola

– conoscere la valutazione di incidenza degli atti in esame che interessano le ZPS e i SIC presenti, in particolare quelli compresi o confinanti con la Riserva

 

– sia installata una stazione in aggiunta a quella di Verceia per la rilevazione della qualità dell’acqua alla confluenza nel lago di Mezzola del canale proveniente da Pozzo di Riva che scorre alla base del muro di cemento di contenimento dell’area ex Falck

– vengano fornite tutte le più aggiornate informazioni sullo stato del suolo con precise analisi stratigrafiche e chimiche e delle acque

– si proceda ad una verifica della salute dei pesci del lago di Mezzola

– sia garantito il rispetto dei valori di concentrazione limite accettabili nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee sia dentro che fuori l’area ex-Falck, in particolare verso il canale in uscita dal Pozzo di Riva che fa da confine con la Riserva Naturale.

…Le condizioni in cui deve e può operare il privato devono essere chiare:

– deve essere noto e chiaro il livello di pericolosità dei materiali contenuti nel sottosuolo, con una caratterizzazione del sito i cui esiti siano resi pubblici, anche se ciò dovesse comportare l’apertura del sarcofago per effettuare i carotaggi e i prelievi;

– in funzione dell’esito della caratterizzazione, dovrà essere impostato l’intervento di bonifica preliminare all’insediamento.

– se il privato non accettasse queste condizioni il progetto cadrebbe

 

Qui sotto potete ascoltare l’intervento di Legambiente nella prima seduta di VAS:

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