La petizione per punti

LA PETIZIONE PER PUNTI

Cercherò di spiegare, in un modo comprensibile a tutti, i punti della Petizione promossa dal Coordinamento acqua pubblica della provincia di Sondrio

PUNTO 1 ( per utenze senza contatore)
SI CHIEDE CHE:

– La fatturazione Pro-Die introdotta dalla deliberazione n. 46 del 29/09/2015  e prorogata al  30 aprile 2016 del Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio d’Ambito della Provincia di Sondrio, oltre al secondo semestre 2015 venga applicata anche al periodo 01/07/2014 – 30/06/2015.

(La fatturazione Pro-Die è quella a consumo, cioè il contrario di quella forfettaria. Per quanto riguarda il secondo semestre 2014, del quale stanno arrivando le bollette, è stata fatta una fatturazione forfettaria)

– Venga prorogata al 31/12/2016 la scadenza per la richiesta della posa dei contatori

(attualmente il termine ultimo per farne richiesta è il 30 aprile 2016. La maggior parte dei cittadini non ne sono stati informati. Non è neppure arrivata in molti Comuni la bolletta relativa al secondo semestre 2014)

PUNTO 2 ( per utenze senza contatore)
SI CHIEDE CHE:

– In attesa della posa del contatore, vengano rivisti i quantitativi utilizzati nella determinazione dei consumi forfettari per le utenze sprovviste di sistemi di misura, o quanto meno le quantità applicate siano proporzionali al tipo di utilizzo dell’abitazione/al numero di occupanti delle utenze o alle superfici delle stesse

(il quantitativo attualmente previsto per utenze prive di contatore è di 153 mq annui forfettari, con variazioni in base alla “stagionalità” della località, alla residenza o meno nel Comune e se si tratta di prima o di seconda casa. Attualmente anche la quota fissa della tariffa è variabile in base al parametro della residenza.

PUNTO 3 SI CHIEDE CHE:

– Vengano rivisti i costi fissi ed a consumo per il servizio idrico integrato.

( i costi fissi sono stabiliti, tranne  eccezioni in rialzo per le seconde case, in 20+10+10 = acquedotto, fognatura, depurazione)

I costi variabili, Comune per Comune, ma incrementati per tutti a 1,26 euro alla fine del quinquennio, si possono trovare qui:

http://www.secam.net/images/ESTRATTO%20TARIFFE%20PIANO%20AMBITO.pdf

PUNTO 4 SI CHIEDE CHE:
– Venga rispettato l’esito referendario del 2011 sull’acqua pubblica riguardante la remunerazione del capitale investito (ora remunerazione degli oneri finanziari), dei quali ci sentiamo creditori e per i quali ci aspettiamo un rimborso.

(Qui ci rivolgiamo non solo all’Ufficio d’Ambito ma anche all’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico integrato. Peraltro, in carenza di iniziative di altri soggetti, il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua ha presentato, al riguardo, un ricorso, per il quale si attende risposta nel corso del 2016. Il 14 ottobre 2015 il Consiglio di Stato ha pubblicato l’ordinanza sul ricorso in appello promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e Federconsumatori contro il metodo tariffario del servizio idrico elaborato dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico.Nell’ordinanza si dispone un’ulteriore consulenza tecnica per assicurare la completezza dell’istruttoria ai fini di un compiuto giudizio. Di fatto, i giudici intendono approfondire la questione della voce tariffaria relativa alla copertura degli oneri finanziari, onde valutarne la conformità al vigente assetto normativo quale scaturito dall’esito referendario.).

PUNTO 5 SI CHIEDE CHE:

– Vengano rettificate la carta dei servizi e il regolamento del SII tenendo conto delle indicazioni dei Comuni allegate alla deliberazione dell’Ufficio d’Ambito n. 29/2015

(L’attuale carta dei servizi riflette l’orientamento dell’Ufficio d’Ambito ma non recepisce molte delle osservazioni poste dagli otto Sindaci che si sono presi la briga di analizzarla accuratamente. Peraltro, la carta dei servizi ed il regolamento dovrebbero andare di pari passo onde evitare le incongruenze che si sono registrate in passato).

PUNTO 6 SI CHIEDE CHE:

– Vengano fornite le informazioni relative alla qualità dell’acqua anche e soprattutto di quei comuni dove, a detta di SECAM Spa, sono state riscontrate situazioni

(Siamo felici di apprendere che le criticità mostrate nelle foto shock siano state tutte risolte. Resta però il fatto grave che tale situazioni non siano state segnalate alle autorità competenti al fine di assumere i dovuti provvedimenti per la tutela della salute pubblica. Se, com’è evidente, ci sono state omissioni di un certo rilievo, occorre che l’utente sappia almeno a chi debbano essere imputate).

Le informazioni di carattere chimico-fisiche relative alla qualità dell’acqua distribuita sono costantemente disponibili al link:
http://www.secam.net/2013-05-07-13-46-30/servizio-idrico-integrato/le-analisi-dell-acqua-del-rubinetto.html

suddivise Comune per Comune. Però non mi sembrano sufficientemente aggiornate ed analitiche. Ad esempio a Novate Mezzola non si dovrebbe rilevare anche il parametro relativo al cromo esavalente?

PUNTO 7 SI CHIEDE CHE:

– Venga assicurata nei processi decisionali la partecipazione e la rappresentanza popolare attraverso il coinvolgimento dei Comitati e delle Associazioni in difesa dei consumatori.

(La partecipazione ai processi decisionali ed al controllo, perchè possa contare qualcosa, non dovrebbe essere limitata alla possibilità di intervento alla Conferenza dei Comuni, peraltro subordinata al parere favorevole del Presidente della Conferenza, bensì codificata, come peraltro previsto da:

– D.Lgs. 206/2005 “Codice del consumo”, a norma dell’art. 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229;

– D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, il quale all’art. 162, comma 1, stabilisce specifici compiti del gestore del SII in merito all’informazione all’utente, alla promozione della cultura dell’acqua e nel garantire l’accesso ai cittadini alle informazioni inerenti i servizi gestiti dall’ATO.

Alcuni ATO hanno costituito “Comitati Consultivi degli utenti”, altri hanno optato per “Tavoli permanenti di proposta, verifica e consultazione tra ATO ed Associazione dei consumatori”. Si ribadisce la necessità di coinvolgere gli utenti nella definizione delle strategie).

PUNTO 8 SI CHIEDE CHE:

– Venga rispettato l’art. 42, lettera e) del T.U.E.L. che prevede che tutte le competenze assembleari di SECAM e Conferenza dei Sindaci siano preventivamente deliberate dai Consigli Comunali e che il Sindaco, o suo delegato, intervenga alle stesse assemblee in qualità di mandatario del Consiglio Comunale.

( per approfondimenti leggere questo articolo e vedere anche i video presenti )

 

 

 

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