che vantaggi hanno i residenti?

Aggiornamento dell’ articolo pubblicato il 1 gennaio 2014

occupazione

Oltre il 55% degli occupati sono andati in fumo nel giro di 23 anni, a fronte di un aumento della potenza installata. Se quantifichiamo il costo totale per l’azienda di un dipendente del settore elettrico in circa 50000 € annui, vediamo che il risparmio complessivo per la stessa è pari a circa 34 milioni di euro annui, che significano circa 20 milioni di reddito annuo in meno da distribuire in valle. Da qui a fine anno in A2A potremmo avere ulteriori 15/20 fuori uscite in prepensionamento.

Ricordiamo anche  che il prossimo anno scadranno  le “sperimentazioni al ribasso ” sul Deflusso minimo vitale in alta valtellina, sul torrente Liro e in val Belviso: ognuno faccia le considerazioni e tragga le conclusioni che  meglio crede.

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Articolo del 1 gennaio 2014

Quando si parla delle grandi concessioni di derivazione idroelettrica in provincia di Sondrio si fa riferimento a 4 grandi compagnie: A2A, Edipower (della quale A2A detiene la maggioranza), Edison  ed ENEL.

Relativamente alla generazione di energia elettrica il decreto Bersani impose ad ENEL, che si trovava in una situazione di monopolio, una soglia percentuale alla produzione di energia elettrica  pari al 50% dell’energia prodotta in Italia. Il limite imposto all’ENEL ha garantito a chiunque volesse operare nel settore che ci fossero i margini economici per potersi riavere dell’investimento fatto nella vendita dell’elettricità prodotta. Lo stesso decreto impose inoltre ad ENEL la vendita di parte della sua capacità produttiva  ad altri soggetti, in modo da creare altri operatori elettrici. Tale punto fu realizzato tramite la creazione di tre società elettriche, denominate GenCo. (Generation Company) , che avevano ciascuna un determinato numero di centrali elettriche fino a quel momento di proprietà dell’ENEL, per una potenza complessiva di almeno 15 GW. Le tre società erano:

    GenCo 1 – Eurogen con una potenza totale degli impianti pari a 7,008 GW;

    GenCo 2 – Elettrogen con una potenza totale degli impianti pari a 5,438 GW;

    GenCo 3 – Interpower con una potenza totale degli impianti pari a 2,611 GW.

Queste tre società furono messe in vendita secondo opportune modalità a partire dal 2000 garantendo così la riduzione della capacità produttiva di ENEL e la nascita di operatori concorrenti. La GenCo 1, Eurogen, è stata acquistata nel maggio 2002 da un gruppo di investitori che hanno conferito tale capacità produttiva alla società Edipower S.p.A.

Il Gruppo A2A , nato nel 2008  e oggi il secondo operatore elettrico italiano con circa 11 GW di capacità installata ha recentemente acquisito la maggioranza di Edipower.

Edison, società del gruppo EDF (Electricitéde France),  è la più antica società europea nel settore dell’energia. Impiega circa 3200 persone in oltre dieci paesi del mondo. Per quanto riguarda il settore dell’energia idroelettrica ha  47 centrali  con una potenza installata di 7,7 GW.

A qualunque di queste compagnie presenti e future si faccia riferimento sarebbe logico aspettarsi sostanziali sconti sull’energia per Enti, operatori e cittadini locali. Altrimenti, c’è qualcosa che non torna. Songini, nel suo libro Acque misteriose, a pag.58 scriveva nel 2006:

“E’ infine da tenere presente il grande valore della produzione annuale di energia elettrica che, nei grandi impianti, raggiunge 800 milioni di euro (1540 miliardi di lire) per oltre 5,3 miliardi di KWh, mentre i corrispondenti benefici all’economia locale sommano, per canone e sovracanoni, 22,8 milioni di euro (44,1 miliardi di lire) pari a un inadeguato 3%.”

Questo sarebbe a mio parere un tema attuale e futuro di discussione per tutte quelle forze politiche che vogliono “salvare” la Provincia di Sondrio: che vantaggi hanno i residenti?

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